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SAFI
Dall’annuncio ufficiale del settembre 2003 in capo a 2 anni di elaborazione, finalmente il primo piccolo impianto modulare prende forma e viene battezzato a casa di uno dei soci fondatori il 7 gennaio 2006.
Viene adottato un profilo di testata con il binario in rilevato, stabiliti degli standard per il ballast e per l’erba da mettere vicino alle testate, adottate le norme NEM per ruote e bordini ed utilizzati i binari Peco codice 55.
Tema moduli scala N
Prendendo a riferimento reale le ferrovie in concessione del centro- nord Italia, inizia così l’esercizio della SAFI (Società Anonima Belga per l’esercizio Ferroviario in Italia), ferrovia secondaria a binario unico e trazione termica, ambientata nella grande pianura del nord Italia nel periodo compreso tra gli anni 1970 e 1980, collegata alla rete ferroviaria statale principale.
Le industrie raccordate movimentano annualmente un discreto numero di carri contribuendo al mantenimento della linea e di un modesto servizio passeggeri.Lo sforzo iniziale è stato concentrato sulla realizzazione dei moduli secondo i compiti individuati, la preparazione di materiale rotabile efficiente, in livrea sociale, con loco e materiale trainato invecchiato, e sulla dotazione di carte carro per tutti i carri utilizzati.
E’ stata così possibile, nell’aprile 2006 durante l’annuale manifestazione dell’ASN, la prima pubblica uscita di FREMO Italia-N. In questa occasione è stata organizzata una sessione d’esercizio (Master FREMO) aperta ad altri fermodellisti che si erano precedentemente iscritti, così da far conoscere la filosofia FREMO.
Una rivista specializzata ha riportato l’evento con un articolo dettagliato.